otto miliardi e mezzo nel cassetto

Il tesoretto bloccato da dicembre nella giungla della burocrazia

  • Dei 61 decreti attuativi non emanati, e necessari per completare l’iter delle leggi che altrimenti restano solo sulla carta, 28 sono finiti oltre la scadenza fissata proprio in sede di approvazione della manovra.
  • Risulta fermo incagliato lo stanziamento di 2 miliardi di euro messi a disposizione per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie pubbliche.
  • Al ministero dello Sviluppo economico di Giancarlo Giorgetti sono ancora incagliati i fondi attesi da fine gennaio per incentivare l’efficientamento energetico della aziende più energivore.

Un investimento per migliorare la sanità italiana e consentire un’accelerazione sulla ristrutturazione degli ospedali pubblici. Favorendo l’ammodernamento tecnologico delle strutture. Un piccolo passo in avanti dopo la lezione impartita dalla pandemia: migliorare le infrastrutture legate alla tutela della salute. L’insegnamento è stato recepito dal governo, che nell’ultima legge di Bilancio ha previsto un ulteriore stanziamento di 2 miliardi di euro sullo specifico capitolo di spesa, che già pr

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