- Su Repubblica Marco Belpoliti ha etichettato come «inconsciamente» nostalgiche quattro parole su cinque fra le più ricorrenti nel vocabolario di Giorgia Meloni: nazione, morto, patriota, tradimento,
- Il vocabolario prediletto da Meloni è senz’altro figlio di una tradizione conservatrice ma (post)risorgimentale più che fascista.
- C’è poi una quinta parola, responsabilità. A parte due recenti gruppi di parlamentari responsabili (leggi: “fluttuanti”) direi che il termine potrebbe senz’altro opporsi – stando agli ultimi sviluppi della discontinuità della sua linea – a ricattabilità.
Un articolo di Marco Belpoliti (Patrioti, nazione e tradimento: le parole di Meloni e l’eredità missina) pubblicato su Repubblica il 26 settembre, ha etichettato come «inconsciamente» nostalgiche quattro parole su cinque fra le più ricorrenti nel vocabolario di Giorgia Meloni: nazione, morto, patriota, tradimento. La prima, preferita al più “intimo” e familiare paese, oltre a essere, «nonostante il suo forte valore emotivo, uno dei vocaboli più incerti e vaghi del linguaggio politico della mo



