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In redazione sono tutti maschi. E si stupiscono se non hanno lettrici

Foto Ap
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Un nuovo studio traccia un parallelo tra la presenza delle donne nelle redazioni e l’interesse del pubblico femminile nell’informazione: la mancanza di uno sguardo femminile però paradossalmente rischia di normalizzare una situazione sbagliata perché il pubblico non si scandalizza più. Un problema che si combina con l’impossibilità delle donne di far carriera nelle aziende editoriali.

  • Finché il giornalismo resterà un affare da uomini, fatto dagli uomini che parlano di uomini perché altri uomini li leggano, anche il pubblico femminile continuerà a non sentirsi coinvolto.
  • D’altra parte, però, con l’assenza delle donne nelle redazioni si crea un circolo vizioso con un esito ancora più negativo: il rischio è infatti che lo status quo venga poco a poco interiorizzato.
  • Attenzione anche alla direzione e del management delle aziende editoriali: anche la produzione di un gruppo di giornalisti bilanciati dal punto di vista del genere è limitata da un pregiudizio maschile, se la direzione è dominata dagli uomini. 

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