intervista al fondatore di open arms

Oscar Camps: «L’esistenza della Guardia costiera libica non va rionosciuta»

  • Open Arms ha protestato contro il decreto missioni che finanzia la cooperazione con la Guardia costiera libica. Oscar Camps, il fondatore della Ong, commenta: «La Libia è uno Stato fallito, se non possono garantire un istituto giuridico che tuteli i diritti dei loro cittadini, come faranno a garantire un corretto intervento in quella zona?».
  • Il Pd ha chiesto di superare la missione l’anno prossimo e spostare il coordinamento a livello europeo: «La proposta del Pd è l’ennesimo compromesso, il tentativo di scaricare la responsabilità delle scelte ad altri».
  • Ad aprile Letta si è fatto fotografare con lui: «Abbiamo parlato di come la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese e il presidente del consiglio Mario Draghi blocchino le navi umanitarie» e Letta «non ha detto nulla, ha ascoltato».

Oscar Camps, lei è il fondatore della Ong Open Arms che salva le vite dei migranti in mare. Avete protestato contro i finanziamenti italiani alle missioni a beneficio della Guardia costiera libica. Come mai siete contrari? Sono contrario perché l'Europa e l'Italia hanno riconosciuto la zona Sar (di salvataggio e soccorso) libica, per avere una zona SAR è necessario che ci sia uno Stato dietro e tutti gli elementi tecnici, il coordinamento e le risorse necessarie. Non si tratta solo dei 350mil

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