- Se dopo la rottura con Carlo Calenda e la nomina a direttore editoriale del Riformista si pensava che Matteo Renzi mettesse in secondo piano la sua carriera politica, il nuovo statuto smentisce le aspettative.
- Sono diversi gli organi del partito di Matteo Renzi che rischiano di essere rilegati a una mera emanazione del presidente, su tutti il comitato nazionale e l’assemblea.
- Dal documento pubblicato nella Gazzetta ufficiale emerge un deficit democratico non indifferente, con un congresso che sceglie il presidente ma non l’assemblea.
Matteo Renzi, il padrone assoluto di Italia viva
25 aprile 2023 • 18:11Aggiornato, 05 maggio 2023 • 00:43