- Meloni afferma di seguire le orme di Draghi con la scelta di escludere il “controllo concomitante” della Corte dei Conti per i progetti del Pnrr e di prorogare lo “scudo erariale” per amministratori e funzionari pubblici.
- Le cose non stanno esattamente in questo modo. Il controllo concomitante sul Pnrr fu previsto in una delibera della Corte nel novembre 2021, e Draghi non ebbe nulla da eccepire, reputando evidentemente che tale controllo non intralciasse l’attuazione del piano.
- Lo scudo erariale fu introdotto in piena pandemia e durante lo stato di emergenza, per tutelare amministratori e funzionari pubblici chiamati a svolgere azioni in regime straordinario. Esso fu prorogato dal governo Draghi nel maggio 2021, quando si era ancora in emergenza e non si avevano certezze sull’andamento della pandemia. L’attuale proroga dello scudo da parte del governo Meloni manca dei presupposti su cui era fondata la scelta del suo predecessore.
La differenza tra Meloni e Draghi su scudo erariale e controlli concomitanti
06 giugno 2023 • 20:49