Monte cavallo

La dura vita del kingmaker e la guerra delle due poltrone

Tutto quello che c’è da sapere sulla corsa al Quirinale, fra suggestioni della stampa, ambizioni, calcoli, tattiche, manovre e assenza di manovre dei protagonisti. Monte Cavallo, la rubrica quotidiana sull’elezione del prossimo capo dello stato

  • Matteo Salvini prova a vestire i panni del kingmaker del presidente della Repubblica. Ma i più freddi sono proprio i suoi alleati: Meloni e Berlusconi. Letta invita a parlarne dopo l’approvazione della legge di Bilancio.
  • Stato d’emergenza prorogato a fine marzo. Che riflessi ha la decisione sull’elezione del Quirinale? C’è chi vede Draghi ancora più inchiodato a palazzo Chigi. Ma l’emergenza spinge per una soluzione condivisa e super partes.
  • Guido Crosetto spiega che il voto “non è libero”. Perché l’Italia è sempre sotto osservazione per i suoi conti economici. Finché c’è Supermario il debito è ancora “buono”…     

È stato Matteo Renzi a tirar fuori l’espressione, dal palco di Atreju: kingmaker. Ironizzate finché volete sulla lingua inglese maccheronica del capo di Italia viva («first reaction choc») ma questa volta il termine ha avuto fortuna. Infatti da quando Renzi l’ha usato ricorre ogni giorno nelle cronache giornalistiche. Eh sì perché nella corsa al Quirinale oltre al king, nel nostro caso il presidente, conta chi davvero lo fa eleggere. L’espressione nasconde anche un riflesso freudiano: chi fu

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