La riforma che ha iniziato a produrre effetti ora per le imprese e dal 2022 colpirà le famiglie favorisce soltanto gli interessi dei venditori di energia elettrica
- La legge che ha stabilito l’abolizione dal 1 gennaio 2022 della maggior tutela nel settore elettrico anche per i clienti domestici è stata presentata come una liberalizzazione per favorire i consumatori.
- Nel 2019 i costi medi di approvvigionamento fatturati ai clienti domestici nel mercato libero sono risultati pari a 128,1 euro al megawattora, il 26 per cento in più della maggior tutela; si tratta di circa 815 milioni di euro di maggiori oneri.
- Ciò non è una novità: anche in tutti gli anni precedenti i prezzi del mercato libero sono stati superiori a quelli della maggior tutela.
La legge che ha stabilito l’abolizione dal 1 gennaio 2022 della maggior tutela nel settore elettrico anche per i clienti domestici è stata presentata come una liberalizzazione finalizzata a incrementare la concorrenza e favorire i consumatori. Invece la soppressione del mercato tutelato non è una liberalizzazione perché non rimuove alcun vincolo (i clienti già dal 2007 sono tutti liberi di scegliere una offerta sul mercato libero); non incrementa la concorrenza perché, al contrario, sopprime un


