La legge Zan bloccata al senato

La maggioranza ha un guaio sulla legge sull’omotransfobia

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Il presidente leghista della commissione Giustizia prova a frenare il testo, i voti giallorossi ci sono. Il segretario del Pd Letta spinge per l’approvazione, sarebbe la prima divisione con la Lega dell’èra Draghi

  • L’aggressione omofoba subita il 26 febbraio scorso dall’attivista per i diritti Lgbt Jean Pierre Moreno e dal suo ragazzo Alfredo ha suscitato grande solidarietà bipartisan.
  • «Bisogna dare un nome alle cose, per farle emergere», spiega Alessandro Zan (Pd). È il primo firmatario di un disegno di legge che però si è incagliato in commissione giustizia del Senato e che introduce misure di «prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità».
  • Dopo l’approvazione alla Camera la legge è approdata al Senato, in commissione Giustizia. Presieduta però da un leghista, Andrea Ostellari, che non l’ha ancora «incardinata» nella discussione.

«Non vi vergognate? Pezzi di merda» e giù pugni, calci forti. Roma, stazione della metro Valle Aurelia, nove di sera. Due ragazzi, due giovani uomini, Jean Pierre e Alfredo, 28 e 24 anni, si baciano per salutarsi. Su di loro piomba un energumeno, li ha visti dall’altro marciapiede e poi non ci ha visto più, ha attraversato come una furia i binari della metro, li doveva menare. Un amico della coppia riprende la scena con lo smartphone. Si sente una voce di donna che urla a distanza. Alfredo che

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