Italia

La politica tace sui pestaggi ma qualcuno nel palazzo parla

«Sappiamo quello che è successo: sono entrati e li hanno riempiti di botte», dice un funzionario dell’amministrazione penitenziaria. La storia si ripete: nel 2000 a Sassari un caso analogo

  • La Corte europea dei diritti dell’uomo, nel 2014, per i fatti di Sassari, ha condannato l’Italia per aver sottoposto i detenuti a trattamento inumano e degradante: pugni, colpi di bastone, sputi e calci. 
  • Il 6 aprile, a Santa Maria Capua Vetere, intervengono agenti provenienti da altri istituti di pena, ma questo è stato un errore madornale. «Quegli agenti sanno che in quel carcere non torneranno più e non si controllano. Sanno che andranno via».
  • Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede non rilascia dichiarazioni, fanno sapere dall’ufficio stampa, perché è in corso un’indagine, coperta da segreto.

«Sappiamo quello che è successo a Santa Maria, sono entrati e li hanno riempiti di botte», dice un funzionario dell’amministrazione penitenziaria che chiede l'anonimato. Per parlarne si affida ad un caso analogo, accaduto due decenni fa. «Ricorda quello che è successo a Sassari nel 2000? Quel giorno fecero un macello, a Santa Maria Capua Vetere è accaduta la stessa cosa. Una figura indecente, oggi come allora». Il 6 aprile, nel carcere Francesco Uccella, a Santa Maria Capua Vetere, trecento

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