Nonostante la pandemia, in tutto il mondo i ragazzi tornano nelle piazze per chiedere politiche anti crisi sostenibili. In Italia ricevono belle parole, ma finora poco di concreto
- La pandemia è stata un periodo di svolta per il movimento Fridays for future. Durante il lockdown gli attivisti hanno collaborato con 300 scienziati e hanno messo a punto Ritorno al futuro, il piano che ha trasformato i cartelli degli anni passati in una proposta politica.
- «Il ministro dell’ambiente Costa ci aveva chiesto di passare dalla protesta alla proposta, noi le proposte le abbiamo fatte davvero. Abbiamo consegnato il piano nelle mani di Conte mesi fa», spiega un attivista.
- Nel futuro dei Fridays for Future c'è un'azione sempre meno simbolica e sempre più politica. L’accusa di greenwashing viene rivolta non solo alle aziende (Eni è già diventato un nemico consolidato) ma anche alla politica.
«Non vogliamo più la pacca sulla spalla, non ci interessa che ci dicano bravi. Ma bravi cosa? Vogliamo vedere azioni, vogliamo vedere un cambiamento». La veemenza di Giorgio Brizio, 19 anni, attivista Fridays for future di Torino, illustra bene lo spirito con il quale il movimento scende in piazza oggi in Italia per lo sciopero nazionale per il clima, quasi un senso di esasperazione nei confronti di un dialogo con la politica che finora nel migliore dei casi è stato paternalista e nel peggiore
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Illustrazione di Gianluca Costantini



