Esclusivo – le carte dell’inchiesta

La rete di Montante arrivava all’Eni di Emma Marcegaglia

Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved
Copyright 2018 The Associated Press. All rights reserved

Anche dopo l’inizio dell’indagine per mafia che gli è costata una condanna a 14 anni, l’ex paladino della legalità dell'associazione industriali, Antonello Montante, aveva stretti rapporti con i vertici di Confindustria con quelli delle istituzioni e con l’Eni, come si scopre dalle intercettazioni del nuovo filone di inchiesta

  • Al centro c'è Calogero Antonio Montante detto Antonello e intorno una dozzina di personaggi, tutti posizionati ai piani alti di Confindustria e di Eni. E poi c'è lei, Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria dal 2008 al 2012 e presidente dell'Eni dal 2014 al 2020.
  • E' quanto sembra affiorare dagli atti, telefonata dopo telefonata, incontro dopo incontro. Tuttavia c'è chi lo percepisce capovolto quel rapporto: con Antonello padrone.
  • Di certo è che quelle tre o quattro foto che li ritraggono insieme, sorridenti e complici, non bastano a spiegare un vincolo antico e profondo, certificato dal diario di Montante ritrovato in una stanza nascosta della sua villa in Sicilia. Il bunker dei dossier e dei ricatti.

Per continuare a leggere questo articolo