- Nel primo discorso dopo la vittoria elettorale, Giorgia Meloni ha cercato un equilibrio tra passato, presente e futuro.
- Sul piano diplomatico, Meloni sa che la strada inizia in salita, tra le diffidenze dei governi dei grandi paesi europei, i poco velati avvisi della presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, e gli endorsement di alleati politici scomodi come Orbán e Vox.
- I segnali per un processo di costituzionalizzazione della destra ci sono: consapevolezza delle gravità della situazione economica, dei vincoli esterni europei e internazionali, delle difficoltà di accreditamento diplomatico, della necessità di non affidarsi soltanto ad una classe politica inesperta.
Il primo discorso di Giorgia Meloni dopo la vittoria elettorale è stato segnato dalla ricerca di un equilibrio tra passato, presente e futuro. Una dichiarazione breve, ma che offre molti spunti sul possibile governo che verrà. C’è il passato, un’idea di continuità con chi non c’è più – senza fare nomi per non attirarsi accuse di estremismo – e la rivendicazione di un percorso molto lungo verso il governo, che affonda le radici nell’esperienza di Alleanza nazionale. Meloni sembra tenere part



