Nel decreto Sostegni 400 milioni di soldi pubblici buttati

L’ossessione dei virologi italiani per gli anticorpi monoclonali bocciati dagli Usa

Bamlanivimab, a medicine preventing a severe course of COVID-19 was given to the first patient in Masaryk Memorial Cancer Institute (MMCI) in Brno, Czech Republic, Friday, March 5, 2021. Photo/Vaclav Salek (CTK via AP Images)
Bamlanivimab, a medicine preventing a severe course of COVID-19 was given to the first patient in Masaryk Memorial Cancer Institute (MMCI) in Brno, Czech Republic, Friday, March 5, 2021. Photo/Vaclav Salek (CTK via AP Images)

Mentre in Italia qualche illustre virologo, come Guido Silvestri o Giorgio Palù, continua a sostenere che gli anticorpi monoclonali sono “la cura” contro il Covid, la FDA americana decide di sospendere la somministrazione del bamlanivimab e di limitare molto l’uso degli altri monoclonali: non sono la cura miracolosa per il coronavirus, e non funzionano contro tutte le varianti

  • Il 24 marzo scorso la Food and Drugs Administration, l’agenzia del governo Usa, ha stabilito che gli anticorpi monoclonali sono una terapia di emergenza, che il loro uso è molto limitato e che spesso non funzionano con le varianti del virus. 
  • L’unica variante che viene attaccata dagli anticorpi della Eli Lilly è quella inglese. Ma in italia la variante brasiliana è già la seconda per diffusione.
  • E intanto, noi abbiamo stanziato 400 milioni di euro con il decreto Sostegni per comperare certi monoclonali che sono già praticamente inutili.

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