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La strategia di Giuseppe Conte è dettata dal risentimento

LaPresse
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  • Quando Giuseppe Conte è stato sostituito da Mario Draghi, era evidente che non aveva accettato serenamente l’intervento del presidente Mattarella per la costituzione di un nuovo governo che facesse fronte alle gravi difficoltà del paese.
  • In seguito Conte si è dedicato a consolidare la sua posizione di capo del Movimento 5 stelle, ma con azioni maldestre, culminate con lo scontro sulle spese militari per logorare la maggioranza.
  • L’alleato Enrico Letta sa benissimo che le critiche alle spese militari sono solo il primo episodio di una serie di interventi che Conte continuerà a fare contro il governo.

Quando il 13 febbraio 2021 Giuseppe Conte passò la campanella a Mario Draghi non aveva gli “occhi di bragia” che aveva Enrico Letta quando la passò a Matteo Renzi, ma dopo poco a piazza Colonna promise di restare al vertice del Movimento 5 stelle e di continuare la sua lotta politica. Era evidente che non aveva accettato serenamente l’intervento del presidente Mattarella per la costituzione di un nuovo governo che facesse fronte alle gravi difficoltà del paese. Un’offesa alla popolarità di

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