Eppure le relazioni diplomatiche continuano. L’Italia, sostiene l’ambasciatore russo in Italia, Aleksej Paramonov, intervistato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, è diventata indirettamente parte del conflitto tra la Russia e l'Ucraina. Le relazioni dei due paesi, come ha osservato il diplomatico, stanno vivendo «un momento drammatico», ma non si sono fermate.

Per l’ambasciatore è colpa delle influenze del blocco occidentale: «Vediamo come per un anno e mezzo, sotto l'influenza del fattore di appartenenza al blocco, della pressione esterna e delle emozioni, l'Italia è stata unilateralmente alienata dalla Russia», ha detto Paramonov.

Secondo l'ambasciatore, Roma «è stata coinvolta in tutte le possibili azioni antirusse: la fornitura di armi e informazioni al regime di Kiev, la diffusione della propaganda antirussa e così via».

Una situazione che, ha spiegato, a suo dire riguarda tutta la Nato: «Come il resto dei Paesi della Nato, la Repubblica italiana è diventata indirettamente parte del conflitto ucraino schierandosi dalla parte di Volodymyr Zelensky», ha sottolineato il diplomatico. Tuttavia, per Paramonov, le relazioni tra Mosca e Roma «non hanno ancora passato il punto di non ritorno», poiché i paesi rimangono in contatto attraverso le linee diplomatiche.

«Utilizziamo questi canali per trasmettere informazioni, (...) preservare almeno una comunicazione interstatale minima e prevenire pericolosi malintesi sugli aspetti chiave dell'agenda bilaterale e internazionale», ha concluso Paramonov.

Gli incontri

La questione Mediterranea intanto tiene banco nello scacchiere internazionale, e la Russia fa la sua parte. Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato al Cremlino il comandante dell'Esercito nazionale libico, il generale Khalifa Haftar. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov come riporta la Tass, confermando le notizie diffuse dall'Esercito nazionale libico. «Sì, confermiamo l'incontro. Si è svolto oggi (cioè giovedì 28, ndr) al Cremlino. Si è discusso della situazione in Libia e nell'intera regione», ha dichiarato Peskov.

Il ministro dell'Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha lasciato Bruxelles dove ha partecipato al Consiglio affari interni, per volare a Palermo dove oggi avrà due incontri bilaterali con i ministri dell’Interno di Libia e Tunisia. Al centro dei colloqui, la collaborazione per frenare le partenze di migranti.

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