Dai ristoranti aperti per cena al vaccino russo Sputnik, il governatore dell’Emilia Romagna si è trovato spesso d’accordo con il leader della Lega
- «Non vedo perché non si possa discutere e dialogare anche con un avversario politico, se dice cose che credo possano essere sensate», ha detto Bonaccini. Soprattutto ora che Lega e Pd sono alleati nel governo Draghi.
- Nel chiedere un’accelerazione del governo sui vaccini, l’esigenza di Bonaccini è duplice. Da un lato deve gestire l’emergenza covid in Emilia, che non accenna a diminuire di intensità.
- Dall’altro, Bonaccini punta ad attestarsi come l’antagonista di Zingaretti: pragmatico ed espressione degli amministratori locali, concentrato sulle idee per risolvere i problemi e non sulla tattica politica delle alleanze.
La settimana scorsa si erano trovati d’accordo sulla possibilità di riaprire i ristoranti per cena nelle zone con un rischio di contagio più basso. Negli ultimi giorni il segretario della Lega Matteo Salvini e il presidente dem dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini si sono di nuovo alleati, a distanza, per caldeggiare l’acquisto del vaccino russo Sputnik, le cui dosi sono state comprate da San Marino. Se Salvini ha incontrato i vertici sammarinesi, Bonaccini ha fatto sapere che ne parlerà con i



