Il sindacato parla di «giusta causa». Domani aveva raccontato la storia di Francesco Lauria, saggista e sindacalista che, dopo la pubblicazione di una riedizione di un saggio di Guido Baglioni con dei passaggi critici sul governo, ha dovuto affrontare le contestazioni da parte dei vertici. In sua difesa si erano schierati anche Prodi, Pezzotta, Treu e Benvenuto.
Francesco Lauria, il saggista e sindacalista della Cisl, è stato licenziato. La sua vicenda era stata raccontata da Domani negli scorsi giorni: dopo una contestazione ricevuta sulla nuova edizione di un vecchio libro, La lunga marcia della Cisl 1950-2010, di Guido Baglioni (professore alla Bicocca di Milano e grande esperto di relazioni industriali), pubblicato dalla casa editrice della Cisl, Edizioni Lavoro, le cose per lui si sono messe molto male nel sindacato. In un passaggio del saggio c’erano alcune critiche al governo Meloni. Peraltro in una parte del testo che non era neanche affidata a lui.
Ma da lì in avanti ha ricevuto due procedimenti disciplinari, con una serie di contestazioni che lui ha considerato pretestuose e invece la Cisl valide e determinanti. A sua difesa erano arrivate lettere firmate da Romano Prodi, Tiziano Treu, Giorgio Benvenuto e Savino Pezzotta oltreché da formatori e sindacalisti di mezza Europa.
Venerdì 24 ottobre, alle 18 e 43, gli è arrivata la lettera di licenziamento. In quegli stessi momenti la segretaria della Cisl, Daniela Fumarola, era a Milano sul palco dei riformisti dem.
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