- Dal 2019 ad oggi, ogni venti giorni nello scalo genovese getta l’ancora una delle sei navi cargo della Bahri, già carica di armamenti ed equipaggiamenti militari o pronta a caricarne di nuovi negli scali statunitensi verso cui fa rotta prima di tornare in Arabia Saudita.
- Il contenuto di queste “navi della morte” finisce poi nelle mani della Guardia civile saudita, tuttora impegnata in scenari di guerra come quello yemenita.
- ll Collettivo autonomo dei lavoratoti portuali Calp organizza una nuova protesta per il 22 luglio, in concomitanza con l’arrivo nello scalo genovese della Bahri Jazan.
Prova l’abbonamento a Domani, gratis per un mese