- Primarie del Pd anticipate di un mese: l’ipotesi del segretario che non regge più le spinte interne. Vuole riconsegnare il partito, ma si intesterà i flop delle regionali.
- Se entro sabato riusciranno a mettersi d’accordo i capicorrente: non più il 12 marzo 2023 ma il 19 febbraio. La data non è ufficiale ed il segretario spiega ai suoi che si tratta ancora di «un’ipotesi».
- Nel frattempo i sondaggi danno i Cinque stelle sopra il Pd. Ed è lo spauracchio del Lazio e della Lombardia: i candidati dem rischiano di arrivare terzi.
Fate presto. Il titolo del Mattino che dal 1980 torna a circolare nelle redazioni in ogni emergenza seria – all’epoca esprimeva la drammatica richiesta di aiuti per scavare sotto le macerie del terremoto dell’Irpinia – stavolta è l’allarme di chi, nel Pd, è rimasto vicino al segretario Enrico Letta. Meglio che le primarie, la famigerata “gazebata”, siano anticipate. E così andrà, se entro sabato riusciranno a mettersi d’accordo i capicorrente: non più il 12 marzo 2023 ma il 19 febbraio. La data



