I leader di quello che dovrebbe essere il nuovo centrosinistra si confrontano per la prima volta da remoto alle Agorà di Bettini. L’alleanza c’è, giurano, ma resta il nodo delle amministrative. E l’avvocato non ha ancora trovato la quadra nel Movimento Cinque Stelle
- I Cinque stelle sono «la forza più determinata a modernizzare il paese» e invece «le forze della sinistra hanno perso la capacità di parlare al popolo». Al primo confronto con Letta, l’avvocato rivendica i meriti del suo governo e del suo partito. Poi sorprende con un’amnesia: con me nessun porto chiuso.
- Salta la linea, quando riacciuffa il collegamento promette: «Non dubitate, avrete un M5s completamente rigenerato».
- Il segretario Pd: «È un discorso di convergenza importante, ci interessa un cammino comune». Bettini: «L’errore più grave sarebbe una sovrapposizione di profili politici».
L’alleanza di centrosinistra ancora non c’è ma secondo l’ex premier Giuseppe Conte «non parte da zero», parte dal suo governo. Di cui rivendica i meriti con eloquio torrenziale, senza il minimo cedimento al dubbio. Solo l’interruzione del collegamento riesce a fermarlo. Siamo al secondo appuntamento delle «Agorà», l’area culturale di Goffredo Bettini che mette insieme, per la prima volta su un palco virtuale, il segretario del Pd Enrico Letta e il futuribile leader M5s. Questo matrimonio s’ha d



