la vigilia dell’Assemblea

Letta: «Apriamo il Pd». Ma le correnti  litigano ancora

Enrico Letta\\u00A0nella sua casa di Roma Foto LaPresse
Enrico Letta\\u00A0nella sua casa di Roma Foto LaPresse
 Enrico Letta nella sua casa di Roma Foto LaPresse

L’ex premier nel suo circolo. I militanti: «Daje Enrì, ripiamose ‘sti cocci». Ma salta la tregua fra le aree, polemiche sul documento della candidatura

  • Il futuro segretario prende la parola alle 11 e 45. Le correnti si ‘pesano’ sui documenti. La minoranza di Guerini vota sì ma avverte: «Non vogliamo mettere in difficoltà il segretario con documenti di parte».
  • La vecchia maggioranza gli chiede di mantenere le alleanze con i Cinque stelle e di non fare un congresso: meglio un confronto tematico.
  • Letta incontra i militanti del suo circolo, poi lavora al suo discorso. Sul quale aprirà il confronto con gli iscritti nelle prossime settimane. Poi una nuova assemblea, e la nomina dei suoi vice: indeciso ancora se saranno due o uno. In ballo Provenzano, Pinotti, Serracchiani e Oddati. 

Prenderà la parola dalla sede del Nazareno alle 11 e 45, «non sarà un discorso breve», avvertono i suoi. Enrico Letta lavora tutto il giorno al testo, posta anche su twitter una foto davanti al computer: «A pensare e appuntarmi quel che dirò all’ Assemblea del Pd». Prima però, a mezza mattina, va al circolo di Testaccio, il suo vecchio circolo. In prima battuta i militanti del quartiere del centro di Roma, un tempo cuore rosso della Capitale, si erano dati appuntamento venerdì a pranzo, sotto c

Per continuare a leggere questo articolo