«Sulle grandi città abbiamo deciso di fare, dove necessario, le primarie, perché crediamo che sia importante che non sia io a scegliere i candidati o io e un’altra persona in una trattativa persona chiusi in una stanza a decidere i candidati». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, ai microfoni di "Forrest”, su Rai Radio1. Ieri Giuseppe Conte ha scritto un articolo di suo pugno per dire che il Movimento 5 stelle appoggerà la ricandidatura della sindaca Virginia Raggi e ha avvertito il Pd di non turbare gli equilibri alla Regione Lazio, così il nome del presidente Nicola Zingaretti è sfumato. Sono perciò tornate con forza le primarie, anche se continuano ad essere assenti le intenzioni su Napoli. Vincenzo De Luca, il presidente Pd campano, ieri ha criticato l’ipotesi dell’imposizione di Roberto Fico come candidato condiviso M5s-Pd.

Le date delle primarie

Adesso ci sono le date: «Abbiamo convocato le primarie a Roma, il 20 giugno. Faremo le primarie anche a Bologna, la domenica prima, e faremo primarie anche a Torino. Sarà una grande festa di popolo». Il segretario del Pd ha parlato anche dell’uscita di scena di Zingaretti: «Sarebbe stato un ottimo candidato per la Capitale, ma sta facendo un'altra cosa, molto bene, e l'ipotesi di una candidatura necessitava di verifica sugli impegni che la Regione Lazio ha, soprattutto sulla campagna vaccinale. Quelle condizioni non si sono verificate e Gualtieri si era già reso disponibile da alcune settimane».

Immigrazione

Letta continua a portare avanti la campagna sul tema dell’immigrazione e dello ius soli, ponendosi in contrapposizione ai colleghi di governo della Lega, ma di fatto confermando l’autorità del presidente del consiglio Mario Draghi. Quello dell'immigrazione, ha risposto ancora, è «oggettivamente un grande problema che va gestito. E non si può fare altro che far pressione, fortissima, perché venga trasformata quella missione militare europea, chiamata Irini, che oggi si occupa di bloccare l'import-export di armi dalla Libia, per gestire il safe and rescue. È impossibile immaginare che quanto accaduto 10 giorni fa si ripeta, è una questione di civilità» ha detto ancora il segretario del Pd, Enrico Letta, ai microfoni di Forrest, su Rai Radio1. «Il salvataggio non è politica migratoria, ma un modo per rispettare leggi del mare - aggiunge -. Accanto a questo bisogna applicare a livello europeo quelle regole disegnate e non applicate, sul ricollocamento e gestione dei flussi migratori». E in questo «Draghi è la persona giusta, perché a livello europeo si fa ascoltare per la sua credibilità, dopo 8 anni in cui ha salvato l'euro».

Meloni contro Salvini

L’ex segretario del Pd continua a lavorare per dividere l’opposizione, lanciando messaggi di stima alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: «Comprerò il libro di Giorgia Meloni. Sono sincero, perché voglio e mi interessa leggerlo», di fatto allontanandosi dalla libraia romana Alessandra Laterza che ha deciso di non vendere il volume della leader di FdI. Laterza in passato è stata candidata in uno dei municipi per il Pd. Ma soprattutto Letta continua ad appoggiare le richieste di Fratelli d’Italia sul comitato parlamentare per la Sicurezza della repubblica che vigila sui servizi segreti: «Sulla presidenza del Copasir «ha ragione la Meloni. Punto. Lo abbiamo detto: il Copasir, come dice la legge, deve essere presieduto da un esponente della minoranza, quindi da Fdi. La questione è complessa, perché la legge ha alcuni aspetti che non sono di facile interpretazione. I presidenti delle Camere hanno fatto una lettera interpretativa. Tuttavia la cosa è bloccata». Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha ribattuto in uno dei suoi punti stampa: «Sul Copasir ci metteremo d'accordo, ma non perché ce lo chiede Letta» e lo ha attaccato sulla questione migranti: «Letta ha delle ben strane priorità: passa dallo ius soli a missioni europee nel mar Mediterraneo sostanzialmente per aumentare gli arrivi nel nostro paese». Salvini da una settimana ha chiesto al presidente del consiglio Mario Draghi di discutere sulla gestione dei flussi migratori, e ieri ha contattato direttamente la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.

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