L’ex premier accetta la proposta di diventare il prossimo segretario del partito: «Chiedo a tutti di votare sulla base delle mie parole sapendo che non cerco l’unanimità». In tv, Propaganda live ammette: «Questi anni mi hanno cambiato la vita, non sono la stessa persona si prima»
- L’omaggio a Liliana Segre, dal cuore del Ghetto di Roma: «Non siate indifferenti». Poi il video su twitter: «Io ci sono». Dopo l’elezione aprirà la discussione nei circoli: «Faremo sintesi e troveremo le idee migliori per andare avanti insieme».
- «Chiedo a tutti coloro che domenica voteranno di votare sulla base delle mie parole sapendo che non cerco l’unanimità ma la verità nei rapporti tra di noi»
- Nel suo discorso niente recriminazioni o vendette, chiederà di «aprire il Pd», «dargli ossigeno», la sua richiesta di «verità» è l’unica condizione e regola di ingaggio posta a chi gli ha chiesto di tornare da segretario. «Così si sta dentro un partito».
«Io ci sono». Alle 11 scadevano le 48 ore che si era preso per riflettere, e a mezzogiorno è comparso su Twitter il video con cui annunciava il suo sì. Enrico Letta sarà segretario del Pd. Domani mattina si svolgerà l’Assemblea nazionale, che si svolgerà da remoto e sarà introdotta dalla presidente Valentina Cuppi. Poi per un paio d’ore verranno raccolte le firme sulle candidature. Al momento si prevede solo quella di Letta: in nome dell’unità Debora Serracchiani ha rinunciato alla sua, caldegg



