C’è ancora una leghista che è rimasta fedele al presidente sconfitto Donald Trump: Lady Onorato, come si fa chiamare su twitter Francesca Donato, l’europarlamentare moglie dell’imprenditore palermitano del design Andrea Onorato. 

Da prima del quattro novembre la parlamentare che siede a Bruxelles ma auspica che l’Italia esca dall’unione europea, non smette di twittare a favore di Trump. 

Il leader Salvini ha lasciato a casa la mascherina a favore di Donald ed è rimasto zitto sull’argomento. Giancarlo Giorgetti, il responsabile esteri della Lega, dopo aver mitigato la posizione leghista a favore di Trump, appena è stata dichiarata la vittoria di Biden si è premurato di fargli i suoi auguri: «Buon lavoro al presidente Biden che, siamo certi, saprà rappresentare, come egli stesso ha detto, tutti gli americani, compresi i tanti che hanno votato per Trump. La Lega rimane amica degli Usa e dei valori di libertà che interpreta».

Lady Onorato invece non ritratta. Anzi, fa un tutt’uno tra brogli, complottismo sul Covid-19, migranti e sinofobia. Quando ormai è stato chiaro che Joe Biden sarebbe diventato il 46esimo presidente degli Stati Uniti, ha sentenziato: «Abbiamo un nuovo presidente Usa eletto grazie a brogli postali, in Italia una dittatura “soft” che ci massacra economicamente, l’Ue in stallo e deflazione, l’Africa che emigra in Europa e la Cina che si compra tutti. Ma ciò che ci angoscia è il Covid».

Sui suoi account social, la parlamentare si è già fatta notare come presidente di “Progetto eurexit” e per aver paragonato l’obbligo del vaccino a un comportamento fascista. Con Trump e il Covid-19 continua a non risparmiarsi. Per il presidente uscente chiede verità:

In tema pandemia rilancia i video degli scontri dei manifestanti con la polizia e manda comprensione a chi non vuole rispettare le chiusure.

Ovviamente non poteva mancare l’argomento del giorno, il vaccino Pfizer che sta ottenendo buoni risultati contro il coronavirus. In questo caso per Donato il problema è che è stato sviluppato dall’azienda statunitense con la tedesca BioNTech.

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