I politici studiano il modo migliore per fare gli auguri. Berlusconi è sempre il più originale, ma il vero colpo di scena è dell’ex ministro degli Esteri
A Natale mi si nota di più se mi faccio vedere o se continuo a stare in silenzio? Difficile immaginare che sia stato esattamente questo il pensiero di Luigi Di Maio, per decidere di tornare all’improvviso alle dichiarazioni pubbliche, dopo qualche mese lontano dai riflettori. Comunque è successo: due tweet hanno squarciato il silenzio che l’ex ministro si era imposto, dopo il disastro delle ultime elezioni politiche.
I due pensierini di Natale, rigorosamente sui social (su Twitter non condivideva nulla dal 23 settembre, se si escludono un paio di retweet), si sono rivolti prima al popolo ucraino e poi a Franco Frattini (ovviamente al centro dei ricordi di tutti, oggi). «Questo Natale il mio pensiero va al popolo ucraino, in particolare ai bambini, ai loro genitori e ai loro nonni che li stanno proteggendo nonostante il freddo, la mancanza di elettricità e i bombardamenti dell’aviazione russa», ha scritto Di Maio. Non troppo originale.
Il premio dell’originalità a Natale lo ha vinto, ancora una volta, Silvio Berlusconi. Nei suoi auguri ha condiviso il regalo che ha ricevuto, un paio di statuine che lo raffigurano con Marta Fascina. Un utente particolarmente cinico, su Twitter, ha scritto: «Praticamente sono quattro statue di cera».
Giorgia Meloni – la premier che aveva diffidato preventivamente i giornalisti, affinché non coinvolgessero la figlia nella sua attività politica – fa gli auguri con una foto di famiglia.
Anche Carlo Calenda si gioca la carta della famiglia. «Natale per me è soprattutto questo», scrive.
© Riproduzione riservata


