Ai tempi dell’arresto era stato preso di mira dal Movimento 5 stelle, poi Di Maio si era scusato: «Abbiamo esagerato». Ora arriva l’assoluzione definitiva per la particolare tenuità del fatto
La terza sezione penale della corte d'appello di Milano ha assolto l'ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, nel processo d'appello bis per una turbativa d'asta relativa alla gara di gestione delle piscine scoperte, è stato assolto in quanto non punibile per la particolare tenuità del fatto. Oltre a lui sono stati assolti anche l'avvocato Cristiano Marini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro.
Uggetti, commosso, ha commentato: «Dopo 7 anni di sofferenza è emersa la verità: abbiamo agito nell'interesse pubblico». Il pg Massimo Gaballo ha spiegato che non impugnerà la sentenza in quanto «non è una questione di legittimità. Inoltre, il fatto è stato accertato ma è stato ritenuto tenue».
La gogna
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Pd, ha commentato: «L'ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, è stato definitivamente assolto dall'accusa di turbativa d'asta, dopo esser stato arrestato, incarcerato e condannato in primo grado. Giustizia è fatta. Una bella notizia, dopo un calvario giudiziario che dura dal 2016».
Ai tempi dell’arresto, il Movimento 5 stelle aveva contribuito «ad esacerbare il clima», secondo le parole dell’ex capo politico Luigi Di Maio, che ha poi scritto una lettera al Foglio per scusarsi: «Tutte le forze politiche avevano il diritto di chiedere le dimissioni del sindaco», aveva scritto Di Maio, «ma campagne social, sit-in di piazza, insinuazioni, utilizzo di frasi al condizionale che suonano come indicative, con il senno di poi, credo siano stati profondamente sbagliati».
© Riproduzione riservata


