- L’anno scorso era saltato per il Covid. Stavolta il Pride si riprende la capitale. E Roma torna a colorarsi: bandiere, striscioni, ma soprattutto mascherine arcobaleno.
- Il 2021 è anche l’anno delle polemiche sul ddl Zan, per la posizione del Vaticano che ne ha chiesto la modifica, e della legge approvata in Ungheria che vieta «l’incoraggiamento» all’omosessualità
- Perciò gli slogan degli striscioni ufficiali di questo Pride vanno dal tradizionale «Orgoglio» a «Per la laicità dello stato aboliamo il concordato»
È il Pride della mascherina. Due anni dopo l’ultima volta, torna la sfilata per i diritti Lgbt+ per le vie di Roma. L’anno scorso, per via delle restrizioni per il Covid, non si era potuto tenere. Oggi invece le strade della Capitale tornano a colorarsi: bandiere, striscioni, cartelloni, magliette, ma soprattutto mascherine arcobaleno, che sembrano quasi d’obbligo. Colorati o meno, tutti indossano i dispositivi di protezione per stare insieme in sicurezza. Ddl Zan e Ungheria Se l’ultima vol



