- Alla vigilia delle primarie mezzo partito si tiene alla larga dal tema della guerra per non rompere con i pacifisti.
- Ma il leader: il Pd ha preso una decisione che è nel suo Dna, difendere chi è aggredito e difendere soprattutto il fatto che il diritto internazionale sia più forte semplicemente alla brutalità della forza. Una scelta che continuerà anche dopo di me».
- Il costo del sì alle armi è stato alto: la rottura con l’alleato grillino, con il mondo pacifista, e soprattutto un calo di consenso.
L’ultimo atto di Enrico Letta: lasciare il Pd schierato con l’Ucraina
24 febbraio 2023 • 17:35Aggiornato, 24 febbraio 2023 • 17:37