- Si va verso uno “sconto” del contributo che dovranno versare i parlamentari uscenti attingendo al loro assegno di fine mandato. Per il momento il partito non ha dato ancora indicazioni neanche sulla restituzione delle indennità, che all’inizio della scorsa legislatura era stata chiesta a tutti coloro che avevano ricevuto incarichi istituzionali.
- L’indennità di ruolo è denaro in più che ricevono i membri dell’ufficio di presidenza dell’aula e delle commissioni. Nel caso dei Cinque stelle, quindi, i vicepresidenti di Camera e Senato Sergio Costa e Mariolina Castellone, i segretari d’aula Gilda Sportiello, Pietro Lorefice e Roberto Traversi e il questore Filippo Scerra.
- Alle domande di Domani, la risposta ricorrente è che il partito non ha ancora dato istruzioni precise.
Cambiano le legislature e anche le regole che normano i Cinque stelle, che, lasciandosi progressivamente alle spalle l’austerità iniziale vestono sempre di più l’abito di un partito tradizionale. Dopo la scelta di una sede prestigiosa, la costruzione di un apparato di partito, l’assunzione di consulenti – solo il contratto di Beppe Grillo costa 300mila euro l’anno – e la destinazione delle restituzioni dei parlamentari al partito, oltre che alla beneficenza, cambiano le regole anche su Tfr (l



