Dopo la sconfitta della settimana scorsa, quando è stata eletta al posto di Vito Petrocelli Stefania Craxi e il Movimento 5 stelle si è visto sfilare la presidenza della commissione Esteri di mano, i grillini devono incassare un’altra sconfitta. Si sono infatti rifiutati di correre per la vicepresidenza, decidendo di votare in blocco Fabio Di Micco, ex Cinque stelle oggi membro del gruppo misto. 

Il motivo sono ancora una volta le tensioni interne. Dopo la débacle della settimana scorsa, il candidato del Movimento alla presidenza Ettore Licheri, fedelissimo di Giuseppe Conte paracadutato appositamente da un’altra commissione, si è rifiutato di correre per la vicepresidenza. Non è bastato neanche questo per permettere l’elezione di Simona Nocerino: la senatrice avrebbe avuto i voti anche per essere eletta presidente della commissione, ma la sua lontananza dal presidente del Movimento l’aveva messa fuori dai giochi, e Conte aveva preferito puntare su Licheri. 

Il voto

Oggi Nocerino non si è nemmeno presentata perché, di nuovo, il Movimento ha preferito affidare la vicepresidenza a un esponente di un altro gruppo pur di non vederla eletta. Resta dunque vicepresidente Laura Garavini, mentre come segretari sono stati confermati Stefano Lucidi della Lega e Alessandro Alfieri del Pd. 

Si tratta dell’ennesima sconfitta della linea di Conte dopo i problemi sull’elezione di tutte le figure chiave in parlamento: oltre al presidente della commissione Esteri, i capigruppo di Camera e Senato che si sono imposti sui candidati di Conte e la candidatura naufragata di Elisabetta Belloni al Quirinale.

La scorsa settimana, quando il voto ha incoronato Craxi, Conte aveva convocato un Consiglio nazionale straordinario per discutere la dinamica del voto e si era lamentato della «nuova maggioranza» da FdI a Iv che lo aveva battuto. ù

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