Il patto dentro la maggioranza

Dietro le trattative di Letta per la manovra ci sono quelle per il Quirinale

LaPresse
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  • Dialogo con Lega e azzurri, oltre che M5S e Leu: la mossa del segretario Pd Letta nel momento di massima difficoltà di Renzi: «Non dobbiamo portare a Draghi un problema, dobbiamo contribuire a risolverglielo».
  • In Transatlantico sospiro di sollievo: «La giocata Letta ha di buono che comunque apre un dialogo. O almeno lo propone. Poi si vede chi resta al tavolo fino alla fine».
  • Ceccanti convinto che un Mattarella bis sia ancora possibile. Ma anche altri lo pensano. A patto che «parta una richiesta da parte del 90 per cento del parlamento» e «ci si arrivi subito e non per logoramento, al primo giro e non dopo un mese di votazioni a vuoto».

Si parla “a chiave” ormai nelle camere, per esempio si dice manovra ma si capisce che si sta parlando di Quirinale. La mossa di Enrico Letta, ovvero convocare un tavolo politico con i segretari delle forze della maggioranza per mettere in sicurezza la legge di Bilancio, ha un obiettivo esplicito, che il segretario Pd indica in «evitare che la manovra si trasformi un Vietnam, assicurarsi che sia ben impostata nell’orizzonte del Piano nazionale di ripresa, che non sia né annacquata né azzoppata

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