Il sottosegretario aveva completato le nomine con il fidato Rizzi al Dis. Per colpa della destra l’intelligence è finita nel tritacarne mediatico
La capacità di stare in silenzio è stata sempre riconosciuta come una delle sue principali virtù. In una galassia di dichiaratori seriali, Alfredo Mantovano ha coltivato la parsimonia nelle parole pubbliche. Perciò se il potente sottosegretario alla presidenza si concede ai taccuini dei cronisti, in pieno Transatlantico, c’è qualcosa di importante che sta accadendo. La vicenda Graphite, lo spyware infilato nel telefonino di giornalisti, come il direttore di Fanpage Francesco Cancellato, e attivi



