Cosa resterà dell’accessorio più diffuso al mondo

Viaggio nel laboratorio che progetta le mascherine smart

  • Le mascherine rimarranno nella nostra vita anche quando la pandemia sarà finita? BLS, l’unica multinazionale italiana del settore, sta scommettendo su un futuro in cui sarà così: in metropolitana, in bici, in aereo, dal medico. 
  • Non solo emergenza sanitaria, ma anche crisi ecologica e inquinamento: ora che la mascherina è sdoganata, sentiremo sempre più spesso il bisogno di proteggere le vie respiratorie da killer invisibili come le particelle Pm10 e Pm2.5 (oltre 60mila vittime l’anno in Italia). 
  • Il prototipo sviluppato dal Politecnico di Milano Narvalo proverà a rendere la mascherina un oggetto duraturo e di design, collegato alle centralina Arpa per rilevare l’inquinamento urbano, pensato per un futuro in cui bici e monopattino saranno lo standard in città. 

C’è una domanda che dopo sedici mesi di pandemia abbiamo iniziato a farci con insistenza, che spunta spesso nelle conversazioni di questa estate: e se le mascherine fossero qui per rimanere sulle nostre facce anche a emergenza finita? Le metropolitane di Milano e Roma sembreranno quelle di Tokyo e Seul? La metteremo per andare al pronto soccorso, dal medico di base, al lavoro quando abbiamo un raffreddore? Il nostro orizzonte di certezze è troppo limitato per saperlo ora, dipende dall’andamento

Per continuare a leggere questo articolo