Il presidente della Repubblica non era mai stato così esplicito: non vuole essere rieletto. Salvini lancia il nome del premier, sperando di prenderne il posto. Il Pd ha troppi candidati ma pensa anche a Cartabia
- Il capo dello stato in visita a una scuola di Roma: «Tra otto mesi il mio incarico termina, sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi».
- La Lega punta a mandare Draghi al Colle e il paese alle urne, per cogliere il vento favorevole finché dura. Per il centrosinistra il premier attuale è la migliore garanzia di tenere in piedi la legislatura.
- Ma il Pd non è insensibile al «partito delle istituzioni» che si va coagulando intorno alla figura della ministra della Giustizia: viene dalla scuola del costituzionalismo, è garantista ma non dispiace ai magistrati. Ed è una donna.
L’intenzione del presidente della Repubblica, e la sua volontà, sono ormai inequivocabili: non vuole essere costretto a prolungare il suo mandato al Colle come invece fece il suo predecessore Giorgio Napolitano. Negli ultimi mesi lo ha detto più volte, in via indiretta ma esplicita. Per questo chi ha parlato ieri pomeriggio con Sergio Mattarella lo descrive stupito dall’eco delle sue parole, pronunciate in risposta a una domanda degli alunni della terza elementare della scuola Geronimo Stilton



