«In questo momento occorre responsabilità collettiva, comportamenti diffusi nel Paese, perché tutti siamo chiamati a contribuire e a sconfiggere la diffusione del virus evitando situazioni di contatto superflue. Siamo tutti chiamati a fornire il nostro contributo per superare questa situazione difficile ed evitare di ricadere nelle condizioni di marzo e aprile. Serve una prova di orgoglio e senso della misura». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia di consegna al Quirinale delle onorificenze di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI) conferite 'motu proprio' dal Capo dello Stato a un gruppo di cittadini che si sono particolarmente distinti nel servizio alla comunità durante l'emergenza del coronavirus.

«Ciascuna Istituzione - ha aggiunto - comprende che deve non attestarsi a difesa della propria sfera di competenza ma al contrario deve cercare collaborazione perché soltanto così si possono superare le difficoltà. È necessario che ogni ambiente professionale eviti di trincerarsi nella difesa della propria nicchia di interesse. Non vi sono interessi che possano essere tutelati se prima non prevale l'interesse generale». 

«Ci troviamo in un momento difficile, sembra avvicinarsi una nuova fase di emergenza. Bisogna fronteggiarla e avere fiducia nelle capacità del Paese di affrontarla e risolverla. È un momento difficile, occorre non rimuovere quello che è avvenuto, non è una parentesi che si può dimenticare», ha proseguito Mattarella, che ha concluso: «Queste onorificenze sono state decise il 2 giugno, sono passati oltre quattro mesi e anche questo ha un significato. Raffigura l'esigenza che i meriti acquisiti non si esauriscano in un giorno, ma permangano nel ricordo». 
 

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