Mattarella sfuma le parole, ma fa fischiare le orecchie a Conte e Renzi: sul Recovery «cambiamo ciò che serve», «Non sono ammesse distrazioni». Sulla crisi: «È tempo di costruttori»
- Il discorso del presidente della Repubblica: appello ai vaccini. E alla maggioranza: «I prossimi mesi rappresentano un passaggio, decisivo, per uscire dall’emergenza; e per una stagione nuova».
- La declinazione italiana del Recovery plan deve essere «concreta, efficace, rigorosa, senza disperdere risorse». Ammette dunque errori: e non possono che essere innanzitutto quelli del governo e di chi ne dirige l’azione, Conte.
- Il premier applaude, applaude anche Renzi. Ma il messaggio sulla stabilità necessaria al paese è rivolto innanzitutto a loro
«Ho avvertito la difficoltà di trovare le parole adatte per esprimere a ciascuno di voi un pensiero augurale». Per il suo discorso di fine anno Sergio Mattarella misura le parole, sceglie quelle che arrivano più dirette ai cittadini e alle cittadini chiusi in casa per un Capodanno nel contagio, cancella quelle che suonano come richiami espliciti alla crisi della maggioranza, alle forze politiche in generale e a qualcuna in particolare. O a qualcuno. «Il presidente parla a tutti», spiegano dal Co



