- Il colloquio tra il capo dello stato e il premier alla vigilia del confronto in parlamento è stato il passaggio cruciale di una manovra che, tra appelli e mediazioni con i partiti, sta disinnescando la crisi aperta dal M5s.
- È successo quello che il Colle prevedeva: sono piovuti gli appelli di mezzo paese, quelli internazionali, sindaci, presidenti di regione – tutti tranne l’unico di Fratelli d’Italia.
- Per la Lega una delle condizioni per votare la fiducia è la «discontinuità»: nella maggioranza non ci deve essere il M5s. E, al netto del gioco al rialzo di Salvini, la soluzione della crisi si potrebbe avviare in quella direzione.
Le mosse di Mattarella per evitare che Draghi sfiduci la maggioranza
19 luglio 2022 • 20:49