- Al Colle salgono i capigruppo a nome del parlamento, quello che ha chiamato il presidente a suon di voti. Fra Salvini e Meloni finisce a pesci in faccia, Conte attacca Letta, poi lo abbraccia davanti alle telecamere.
- La svolta in mattinata. Renzi prova a spingere su Casini ma Letta lo gela. Salvini si convince: «A questo punto la squadra resti quella che è, Draghi a palazzo Chigi e Mattarella al Colle». Giorgia Meloni, sarcastica, annuncia: «Non voglio crederci».
- Coalizioni terremotate. Nella Lega è giallo su Giorgetti: le dimissioni dal governo «sono un’ipotesi», poi smentisce. Letta su Conte: «Ci siamo chiariti». Il presidente M5S lo attacca, poi l’abbraccio in Transatlantico.
La scena è un po’ fantozziana, la prima a parlare, nella sterminata sala degli arazzi di Lilla, già stanza da letto della Regina Margherita, è Mariolina Castellone, Cinque stelle. Comincia con una ampia prolusione, allarga il discorso alle emergenze del paese. Ma l’ha presa larga, non riesce ad arrivare al dunque. Prova Paolo Barelli, Forza Italia, anche lui è po’ impacciato: «Presidente sappiamo che ha fatto gli scatoloni però...». A questo punto parla la capogruppo del Pd Debora Serracchia



