l’happening leghista

Salvini torna putiniano sul gas e sull’allargamento della Nato

LaPresse
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  • II leader della Lega pensa alle elezioni e si smarca nella maggioranza: «Rubli? Eni paghi come vuole, basta che arrivi il metano». Recupera anche l’antico amore per Donald Trump, con l’invito a Rudolph Giuliani. Chiederà a Draghi «un incontro per lunedì», contro un ipotetico quarto invio di armi all’esercito di Kiev.
  • Questa la posizione di Matteo Salvini espressa nella convention “È l’Italia che vogliamo”, la giornata della Lega orchestrata dal fidato (e imputato per corruzione) Armando Siri.
  • Durante la giornata Salvini ha parlato anche di autonomia, ma Luca Zaia ha partecipato in streaming. Roberto Calderoli, esponente storico del partito, non esclude che l’avventura del nuovo simbolo “Prima l’Italia” possa diventare un partito.

No alla Finlandia nella Nato, no alle armi all’Ucraina. Sì invece al pagamento del gas in rubli sul fronte estero. «Pace fiscale», «famiglia» e «no allo sballo» per l’Italia. Questa la posizione di Matteo Salvini espressa nella convention “È l’Italia che vogliamo”, la giornata della Lega orchestrata dal fidato (e imputato per corruzione) Armando Siri, per preparare il programma in vista del 2023. Con una Lega sempre più scontenta ma che secondo Salvini resterà unita. Dai discorsi di ieri è em

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