Tra i lavori della Camera rispunta la riforma: la miccia per accelerare sulla legge elettorale. Il governo, incagliato sulla manovra, rivendica un accordo minimo dopo il vertice a Chigi
Adombrare il premierato per forzare il dialogo sulla legge elettorale. Il voto delle regionali ha prodotto delle scorie a destra, tutt’altro che smaltite a poche ore dalla chiusura delle urne. La maggioranza prepara le mosse per arrivare a dama sulla sostituzione del Rosatellum con un altro sistema di voto. Nella programmazione dei lavori di gennaio alla Camera è infatti rispuntata la «madre di tutte le riforme», secondo i desiderata di Giorgia Meloni: l’elezione diretta del presidente del Consi


