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La misura si allontana dai paradigmi storici del partito della premier, che anche nel programma parlava di stato sociale.
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L’obiettivo è avvicinarsi a un nuovo elettorato, mettendo a rischio i conti.
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Il trucco, però, potrebbe nascondersi come sempre nei dettagli. Con una norma che prevede che le misure, per essere implementate, debbano avere coperture previste e non comportino oneri aggiuntivi.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito «una rivoluzione» la legge delega sul fisco approvata dal governo. In realtà, più che alla destra del futuro che lei sta cercando di incarnare, il progetto della delega fiscale somiglia a un ritorno al modello caro ai liberali di centrodestra degli anni d’oro del berlusconismo. Più precisamente, a quel Libro bianco sulla riforma fiscale datato 1994 e studiato da un esponente politico che proprio Meloni ha richiamato in causa come nume t



