Il neocancelliere si muove su tutti i dossier: «Più pressione su Mosca». E a Roma prova a tranquillizzare Meloni su migranti e dazi americani
Dieci giorni abbondanti, e Friedrich Merz non ha ancora compiuto passi falsi. Il cristianodemocratico sembra essersi mosso nel migliore dei modi. Quantomeno in politica estera: dopo un inizio in ripida salita al Bundestag, sembra aver trovato un buon equilibrio in politica estera. E pazienza se la Welt ha rivelato una scelta – poi smentita da ministero degli Esteri e governo intero – che ha gettato una luce livida sull’incontro di ieri tra Giorgia Meloni e il neocancelliere. L’Italia in discesa



