Venti minuti di incontro al Quirinale dopo il caso Garofani. La premier contro il consigliere. Dietro la polemica, il nervosismo della leader ma anche un progetto che guarda al 2029
Che il Garofani-Gate sia sfuggito di mano alla comunicazione di Fratelli d’Italia, deve essere apparso chiaro nella mattina di ieri anche alla premier Giorgia Meloni. È stata lei ad alzare il telefono per chiedere udienza al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ribadire la «sintonia istituzionale» di palazzo Chigi con il Colle e spiegare di persona al capo dello Stato che la polemica innescata dal suo partito riguardava solo il consigliere Francesco Saverio Garofani e non investiva anc


