Imbarazzo per le lodi della Russia al vicepremier. Il silenzio di Mattarella. Mozioni divise per i progressisti. Al senato il Pd prova a far pace sul ddl Delrio
La circostanza sfortunata, per Giorgia Meloni, è che alla vigilia del suo discorso alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo, mercoledì alle 11.30, deve fingere che la sua maggioranza sia compatta. Peccato che martedì 16 dicembre la Tass, l’agenzia ufficiale russa, ha rilanciato le parole di Matteo Salvini, quelle in cui «paragona Hitler e Napoleone a Merz e Macron» per dimostrare che se la Russia e l’Urss non sono state battute dal generale e dal dittatore, figuriamoci qual


