il vertice in vista dell’incontro di parigi

La strategia di Meloni e Tajani: includere Salvini per zittirlo

Palazzo Chigi ribadisce il no alle truppe in Ucraina e l’asse necessario con gli Usa per la pace. La Camera boccia la sfiducia a Nordio: «Contro di me l’inquisizione, la riforma va avanti»

Alla fine al vertice che doveva essere tecnico sulla politica estera ha preso parte anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e dentro la Lega viene vissuta come l’ennesima piccola vittoria. Dopo il botta e risposta tra i leghisti e il ministro degli Esteri azzurro Antonio Tajani sulla sua capacità di gestire la Farnesina, infatti, il meeting sarebbe potuto apparire come una indiretta risposta agli straripamenti di Salvini in un ambito non suo. Invece la sua presenza

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