- Anche la seconda votazione prevista all’eurogruppo, dopo quella infruttuosa tenuta a maggio, sul nuovo direttore del Mes è andata vuoto. Tra i tre candidati c’è l’italiano Marco Buti, oggi capo di gabinetto del commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni.
- Dopo la fine dell’èra della liquidità senza limiti e dei tassi negativi, secondo i falchi la Bce non può continuare a comperare titoli di stato, e allora perché non pensare a un intervento del Mes? Ipotesi fortemente osteggiata in Italia dal M5s e dalla Lega che ne fecero ai tempi del governo gialloverde e poi solo i Cinque stelle nel governo Conte II, una bandiera.
- Il ministro delle Finanze tedesco, il liberale Christian Lindner ha dato come indicazione finale, mentre in Italia si discute di aiuti alle famiglie in seguito al conflitto in Ucraina, che «occorre abbandonare il più velocemente possibile le politiche di bilancio espansive». Un segnale inquietante ed ecco perché diventa importante decidere chi sarà il direttore e soprattutto il nuovo ruolo del Mes.
Anche la seconda votazione prevista all’eurogruppo, dopo quella infruttuosa tenuta a maggio, sul nuovo direttore del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, è andata vuoto. Anzi questa volta il voto previsto il 16 giugno alla riunione del board del Mes a Lussemburgo non ha avuto proprio luogo. I candidati in lizza per succedere al tedesco Klaus Regling alla guida dell’organismo intergovernativo come direttore generale restano l’italiano Marco Buti, oggi capo di gabinetto del commissario Ue a



