l’editoriale

Su Milano si è abbattuta la tempesta perfetta. Servirebbe una risposta (che non arriverà)

Per un esterno neutrale è difficile fare una valutazione dell’inchiesta condotta dalla procura, emerge un solo chiaro punto di rottura: sta nel comitato che riunisce i tanti compratori (su prenotazione) di appartamenti. La loro voce – sono vittime – non viene ascoltata. Ci vorrebbe – anche per la dignità di Milano – almeno una risposta rapida e concreta. Ma non è prevista

Là dove c’era l’erba del luna park delle Varesine ora c’è, e da un bel po’, una cittadella di grattacieli. E quella che veniva glorificata come «la Milano che non si ferma mai» s’è svegliata con l’incubo delle manette: sia per un assessore molto stimato, qual è Giancarlo Tancredi; sia per il numero uno dei costruttori, Manfredi Catella, che con la sua Coima ha vetrocementificato, verticalizzato e marchiato la nuova Milano. Ciò che era «bellissimo» d’improvviso sembra una pestilenza. Ma com’è pos

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