Più delle proteste dei movimenti “pro vita”, è il Covid-19 a fermare l’approvazione della legge contro l’omofobia: sarà rinviata, per ora di una settimana. Il disegno di legge Zan prende il nome dal suo relatore, il deputato del Pd Alessandro Zan. Se approvato, estenderebbe i reati di odio e discriminazione, previsti dall’articolo 604 bis del codice penale, anche alla omotransfobia. La settimana prossima la proposta doveva essere votata alla Camera: ma il centrodestra ne ha ottenuto il rinvio, dopo i nuovi casi di Covid-19. Dopo Maria Stella Gelmini (Forza Italia), Francesco Lollobrigida (Fratelli d’Italia), è positivo anche Maurizio Lupi (capogruppo di Noi con l’Italia).

«Abbiamo chiesto il rinvio al presidente Fico – ha detto il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari –. Una legge politicamente molto rilevante non può essere discussa senza i capigruppo di opposizione». Il tema è lo stesso che si sta ripetendo nelle ultime settimane: come si può garantire il lavoro del Parlamento, con deputati e senatori in quarantena? Secondo Zan, «le opposizioni chiedono di fermare l’esame della legge contro l’omotransfobia e la misogenia utilizzando la scusa del Covid».

Piazze divise

In una trentina di città d’Italia sabato ci sono state manifestazioni a favore del ddl Zan. «Non siamo cittadini di serie B – ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, a Roma, nella piazza del Pantheon –. La nostra comunità deve avere gli stessi diritti delle altre minoranze, tutelate dalla legge Mancino contro il razzismo e la discriminazione religiosa».

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Manifestazione a favore della legge sull'omotransfobia (LaPresse)

A poca distanza, sempre a Roma ma in piazza del Popolo, le opinioni erano molto diverse. Nella piazza “della libertà”, organizzata dalla onlus “Pro vita e famiglia”, c’erano persone contrarie all’aborto e sostenitori della “famiglia tradizionale”. «Siamo arrivati da tutta Italia per dire no a questa legge – ha detto Jacopo Coghe, vicepresidente della onlus –. C’è un popolo che si sta risvegliando e che non è disposto a restare indifferente, mentre la libertà viene minacciata».

La manifestazione contro legge sull'omotransfobia (Foto: LaPresse)

Il rinvio

Dopo che i microfoni sono spenti nelle piazze, sabato sera è arrivata la conferma dal presidente della Camera, Roberto Fico: «Ci sarà lo slittamento del ddl Zan. Il provvedimento sarà esaminato la settimana seguente, rispetto a quando era previsto. Nei prossimi giorni però l’attività della Camera continuerà»

(LaPresse)

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