- Bianchi e Orlando hanno varato un tavolo per discutere di sicurezza anche con le Regioni, titolari della formazione. Serve coinvolgere le Regioni perché i percorsi di formazione professionale sono innanzitutto di loro competenza, anche se possono esserci collaborazioni con il ministero.
- Ma i tempi delle proposte sono lunghi, il rischio, una volta identificati i provvedimenti, è le norme non arrivino ad essere approvate. Delusione anche intorno all’operato del nuovo ispettorato del lavoro.
- Gli studenti venerdì tornano in piazza. Volevano rivendicare la loro idea di lavoro, debbono urlare contro un’altra morte, quella di Giuseppe, 16 anni, stagista. Dopo quella di Lorenzo, 18 anni, ucciso da una putrella nel suo ultimo giorno di tirocinio.
Se vogliono essere all’ordine del giorno di una discussione parlamentare gli studenti debbono prendere le botte. Neanche morire basta. Sembra demagia ma, vedremo, non siamo lontani dalla realtà. Venerdì prossimo i movimenti studenteschi hanno prenotato le piazze di mezza Italia per raccontare la loro idea di scuola, dopo le proteste del 23 e del 28 gennaio contro la morte di Lorenzo Parrelli, 18 anni, ucciso da una putrella di 150 chili alla meccanica Burimec di Lauzacco (Udine) nel suo ultimo



